Il Distacco dall'impianto di Riscaldamento Centralizzato

Il Distacco dall'impianto di Riscaldamento Centralizzato

     

 Staccarsi o no dal Riscaldamento centralizzato ?

  Siamo sempre preoccupati per i consumi del riscaldamento , che dipendono da entità variabili

  quali il  costo del gas e l'andamento climatico della stagione e dalle finestre dei nostri vicini

  lasciate aperte perchè sentono caldo con il riscaldamento regolato al massimo.

   Fino a qualche anno fa' eravamo un po' tutti tifosi dell'impianto di riscaldamento autonomo

   perchè ci permetteva di controllare i consumi con la flessibilità degli orari e della temperatura .

   La legislazione Europea , Italiana e regionale promuove con forza il riscaldamento  

  centralizzato che consente maggiore efficienza energetica e notevoli risparmi dei costi , anche

  per diminuire le emissione nocive di CO2 nell'ambiente , tenuto conto che in Europa il 30% del

  consumo di energia deriva dal riscaldamento degli edifici.

Da un po' di tempo invece con la contabilizzazione ( obbligatoria entro il 2016 : valvola termostatica

e ripartitore indicatore dei consumi su ogni radiatore )  ogni proprietario in un condominio con

impianto di riscaldamento centralizzato sarà in grado di pagare solo quello che consuma

( " consumo volontario " ) oltre ad una quota fissa ,secondo una nuova tabella millesimale ,

che comprende il consumo involontario cioè le dispersioni ,la manutenzione ordinaria ,la conduzione

della centrale termica ed il terzo responsabile. 

 A regime con la sola contabilizzazione si possono ottenere risparmi del 15 - 20% sui consumi.

Un ulteriore risparmio , valutabile tra il 15 ed il 30% , è generato dall'utilizzo di sistemi di

controllo wireless , senza fili , offerti sul mercato dai produttori di domotica e di valvole

termostatiche. ( Schneider , Honeywell , Caleffi , Danfoss , ecc ).

Insomma oggi la tecnologia ci consente di gestire l'impianto di riscaldamento centralizzato

come se fosse un impianto autonomo , assicurandoci confort e risparmi di costi.

Quando conviene il distacco ?

. nel frazionamento od accorpamento di unità immobiliari , qualora l'impianto di  riscaldamento

  centralizzato esistente sia difficilmente adattabile alle nuove soluzioni distributive di progetto ;

. nell'ambito di una ristrutturazione radicale della casa , qualora venga scelto un impianto di

   riscaldamento e condizionamento estivo autonomo con unità fan coil o pannelli radianti 

   a pavimento e soffitto  che obblighi al distacco dall'impianto centralizzato

  . se viene abolito il riscaldamento centralizzato dall'Assemblea di Condominio ; in questo    

    caso saremo costretti ad accettare la decisione della maggioranza dei condomini , anche

    perchè il distacco non è conveniente.

    Infatti  l'Art 1120 comma 2 , della nuova Legge sul Condominio consente maggioranze  

    agevolate per le innovazioni  per il contenimento del consumo energetico ,

    a patto che venga dimostrato con una  diagnosi energetica  o un attestato di prestazione                     

  Il centralizzato costa molto meno a confronto con l'impianto

  autonomo   

   Il centralizzato " vince " sempre : la convenienza è certa nel 99% dei casi  esaminati .

    Verifichiamo il caso della spesa totale di un condominio di 60 appartamenti di

    150 mq. nel Nord Italia che ha rinnovato l'impianto centralizzato con una caldaia

    a condensazione e nuove pompe , compresa la contabilizzazione con valvole

    termostatiche e ripartitori sui radiatori per la lettura dei consumi  ed il progetto che

    include la nuova  tabella millesimale per i costi della quota fissa , elaborata secondo

    la norma UNI 11300 - 1.

    Il condomino proprietario ha speso , pro quota , € 2.358 per i lavori del nuovo impianto 

     centralizzato  contro  € 6.708 che avrebbe dovuto pagare per un impianto autonomo

     ex novo , pari ad €  5.350 più  € 1.358 per la quota dei lavori condominiali , che

     comunque deve sostenere perchè rimane proprietario dell'impianto centralizzato.

     Quindi chi sceglie l'impianto autonomo deve pagare quasi 3 volte in più di chi ha

     scelto  di restare allacciato all'impianto centralizzato !!! ed il costo di gestione annua

     è maggiore del 25%  ( € 1.379 contro € 1.088 ).

  Il distacco è consentito ? Cosa prevede la Legge ?

  Chi devo informare ?

  L'Art 1118 comma IV della nuova legge di riforma del Condominio consente al

  condomino di procedere con il distacco dal riscaldamento centralizzato , a condizione

  che non vi siano notevoli squilibri di funzionamento ed aggravi di spesa per gli altri

  condomini.

   Non è previsto l'obbligo di preventiva informazione all'Amministratore od all'assemblea

   ed il condomino può procedere al distacco , purchè sussistano i requisiti.

   Il condomino che chiede il distacco , a sue spese , dovrà produrre , su richiesta   

   dell'amministratore , una relazione tecnica  elaborata da un professionista abilitato

   che dimostri la sussistenza di entrambe le condizioni ; in caso contrario l'Assemblea

   può vietare il distacco , ed anche in base a successive verifiche tecniche negative

   potrà obbligare il condomino a riallacciarsi a sue spese all'impianto centralizzato.

Il Regolamento di Condominio può vietare il distacco ? Si.

Si : il regolamento di Condominio , sia di tipo Assembleare che di tipo Contrattuale

può vietare il distacco , perchè il comma IV dell'art 1118 non è derogabile , in quanto

non compare al comma IV dell'art 1138 nell'elenco degli articoli in materia di

condominio che possono essere derogati ; l'Assemblea non può deliberare contro

quanto previsto dal Regolamento di Condominio.

 Oneri a carico di chi si distacca secondo la legge in vigore

  L 'art. 1118 comma IV della nuova legge del Condominio 220/2012  obbliga il  distaccato  

  al rimborso degli oneri per la conservazione del bene , cioè la manutenzione  ordinaria ,  

  la messa a norma e la manutenzione straordinaria .

  Restano esclusi e rimangono a carico dei condomini allacciati , quindi con aggravio di   

  spese : i costi per il 3° responsabile , per l'energia elettrica consumata per la produzione  

  e distribuzione dell'acqua calda e l'energia termica consumata per il calore disperso nella  

  distribuzione  ( difficile da valutare in assenza di apposite tabelle millesimali ).

   Nel Decreto Legge 102/14 che recepisce la direttiva UE 2012/27/UE sull'  efficienza

   energetica non sono riportate norme per chi chiede il distacco ; con prudenza si può  

   ritenere che restino a carico del condomino distaccato i seguenti oneri , semplificando

   quanto previsto dall'art. 1118 del Codice Civile :

  . quota fissa , secondo rendiconto annuale , calcolata da un tecnico incaricato dal

    Condominio secondo UNI 11300 - 1 ( a spese del distaccato , nel caso non sia già attiva

    la contabilizzazione )  che comprende  le  perdite di calore involontario - dispersioni ,

    l'energia elettrica , la manutenzione ordinaria , la conduzione della centrale termica

    ed il terzo responsabile ;

   .quota per la manutenzione straordinaria , in base ai millesimi di proprietà , per i lavori

    dell'impianto e/o sostituzione della caldaia , perchè il distaccato comunque resta

    proprietario dell'impianto centralizzato.

  Accordi precedenti alla Legge che obbliga la contabilizzazione

  Fino al 2012  si consentiva il distacco concordando un contributo del 20/25% a carico

  del richiedente , a titolo di rimborso del calore indiretto ricevuto dall'abitazione  tramite le

  colonne verticali del riscaldamento ; cosa certa per tutte le abitazioni ed in particolare per  

  quelle " centrali " ,  cioè situati ai piani intermedi , che distaccate ed a contatto con

  appartamenti allacciati ,  possono raggiungere  una temperatura media di 16-17°, senza

  l'apporto del riscaldamento autonomo .

  L'Associazione ANACI è prudente sulla questione e reputa che debbano essere   

  conservate le vecchie pattuizioni.

  Probabilmente  saranno assorbite nella " quota fissa " ( consumo indiretto ed altri oneri ) ,

  secondo una tabella millesimale , che sarà elaborata secondo la norma UNI 11300 - 1 ,

 dal tecnico incaricato del progetto di contabilizzazione dell'impianto di riscaldamento

 centralizzato.

Distacco per acqua calda centralizzata : quando conviene ?

 Puo' convenire , sempre a seguito di un'attenta analisi dei costi ,  quando l'importo

 dei consumi sia importante rispetto alla quota fissa ed in questo caso risulterà conveniente

 il distacco , purchè venga installato uno scaldabagno a pompa di calore , che garantisce

alti rendimenti e consumi elettrici minimi ed inoltre gode di bonus fiscale.

La pratica per la richiesta di distacco dell'acqua calda ha le stesse modalità di quella

per il riscaldamento.

Oneri che restano a carico di chi si distacca dall'acqua

calda centralizzata ( ACS ) 

Come per il riscaldamento : resta l'onere del rimborso della quota fissa annuale

( consumi generali , perdite di calore , onere di conduzione , manutenzione ordinaria )

calcolata a consuntivo e le spese di manutenzione straordinaria , perchè si resta

comunque proprietari dell'impianto , anche se distaccati.  

La Domotica per il controllo del riscaldamento ,

il confort ed il risparmio energetico

Si parla tanto di smart cities , di reti intelligenti di casa smart : cosa c'è di meglio

di un sistema domotico wireless ,senza fili , che con poca spesa e senza necessità

di lavori edili consente il controllo della temperatura sia di ogni radiatore tramite le testine

termostatiche applicate alla valvola  e sia di ogni locale con termostati ambiente , con la

possibilità di creare calendari d'uso per la termoregolazione e regolare anche da remoto

il confort abitativo ?

In pratica , tramite una centralina collegata ad internet , possiamo gestire il confort ed

il risparmio energetico di casa controllando i radiatori  ed i termostati ambiente , scegliendo

orari giornalieri e settimanali ; tutto avviene con la massima connettività anche da remoto

con android , ipad , desktop , computer .

I sistemi reperibili sul mercato ( Schneider , Caleffi , Honeywell , Brunata , Danfoss , ecc. )

godono dei bonus per la detrazione fiscale : cioè in 10 anni  del 50% se trattasi di lavori di

ristrutturazione e  riqualificazione residenziale  e del 65% se collegati all'installazione

di una caldaia a condensazione.

Questi sistemi gestionali intelligenti (  protocollo ZigBee ) consentono la riduzione  dei consumi

energetici della singola abitazione dal 15 al 25% , che si sommano al risparmio del 25-30% 

ottenuto con l'installazione di una caldaia a condensazione dell'impianto centralizzato ed

al 15-20% della contabilizzazione , con un risparmio totale certo del 55 - 75% , oltre ai benefici

fiscali : vale la pena fare due conti per rendersene conto !

In definitiva....

Non abbiate dubbi sulla convenienza a rimanere allacciati ed a rinnovare l'impianto

di riscaldamento centralizzato , piuttosto che passare a quello autonomo dopo aver chiesto

il distacco.

                                                                                                   © Riproduzione Riservata

   

                  

 

 

Visualizza l'allegato dell'articolo (PDF)